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sabato 22 maggio 2010

IL TRE E L'UNO

Come la mente si riconobbe

A causa di tanta sofferenza, di tanto male, fui spinta a cercare il bene e l’Origine del Bene.
Pensiero sempre triste o malinconico, sognante o idealizzante, critico o lascivo, arrabbiato o innamorato, non trovavo mai pace, era una continua altalena, tanto veloce da farmi girare la testa e farmi male.
Quanti pensieri si affastellavano in me mente, le soluzioni e la felicità che la mia natura credeva di volta in volta di aver trovato, tardavano a divenire concreti.
I miei compagni inseparabili erano il corpo e l’Anima.
Nel corpo, il male era insinuato tanto profondamente che non ricordavo nemmeno quando e se ero stato bene, com’era star bene, cos’era il bene. Ero malato.
Il desiderio profondo di pace e di guarigione mi spinse allora a cercare il Bene e la sua Causa Prima che sicuramente si celavano dietro all’abito sgualcito della mia malattia!
La ricerca fu assidua e piena di fede, la volontà ferrea e instancabile.
Tutto questo portò profonda conoscenza delle malattie dei corpi.
Imparai a curarmi e con me anche altri corpi.
L’Anima era lucente e splendente di sua intima natura.
Mi accorsi però che anch’essa nonostante la sua lucentezza naturale, nell’incontro con altri soffriva nei sentimenti e nelle emozioni che la rendevano spesso grigia e cupa creando in me profondi conflitti.
Fu il suo desiderio di pace ad indurmi a cercare il Bene profondo sicuramente celato dietro il velo delle emozioni e dei sentimenti distorti!
La forza innata dell’Anima era la Fede che come cavallo possente la guidava e da quel momento, unitamente alle esperienze vissute in Sua compagnia, maturai profonda conoscenza dei risvolti e delle sfumature dei sentimenti e delle emozioni dell’Anima umana.
Giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno il pensare divenne sempre più lucido, semplice e chiaro pur essendo anche curiosamente sempre più abile nel formulare pensieri profondi e complessi essendo divenuto intuitivo e brillante.
Tal volta anima e corpo cominciarono a trovarsi in un tale stato di grazia e armonia che il pensiero, quasi spariva, silenziato e pacificato.
Fu un viaggio lungo e paziente quello della mente ed i suoi tre compagni, possenti destrieri: volontà di pensiero, fede e corpo. L’uno intransigente e mai stanco, l’altro che ad ogni respiro, ad ogni passo rinfrancava i lunghi giorni e le notti dei viaggiatori esalando nuvole di profumi e luci permeando di grazia e bellezza il cammino. Il terzo fedele servitore.
Raggiunsi un giorno una spiaggia dove finalmente decisi di fermarmi, ero arrivata al mare.
Le sue onde si rifrangevano nell’immensa riva e una luce color dell’oro permeava di sé stessa ogni cosa.
Entrai nel mare, io con i miei compagni inseparabili.
Fu un istante….
Ogni esperienza passata e possibile, ogni idea, ogni forma, ogni sentimento, ogni immagine dissolti nel mare infinito. Tutti presenti nella pienezza dell’istante d’Amore eppure silenti, rappresi e infine scomparsi nel silenzio del Tutto, nella pace del nulla.
 Eravamo sprofondati nell’unità e nella profonda pienezza e naturalezza dell’immenso oceano di vita.
Rimase soltanto, ad un certo in designabile attimo la piena consapevolezza di Essere Origine e forma di ogni verità sognata in uno spazio- tempo realmente mai esistiti poiché estinti tutti contemporaneamente assieme al moto del mondo apparso in me mente.
Uscita poi dal bagno mi accorsi che non restava più nessun altro viaggiatore ero io, mente in uno e tutto era in me, né rimaneva alcun viaggio da compiere o luoghi dove andare, avevo trovato il luogo prediletto.
Il mondo riapparse tutto improvvisamente unificato, il visibile e l’invisibile connessi e indissolubilmente legati.
Rimaneva ora soltanto il presente e il presentimento della presenza Assoluta, Originaria.
Rimaneva soltanto l’ascolto, il silenzio, il canto del cuore.
Decisi di restare li, di vivere sulle sponde del mare infinito.

2 commenti:

  1. Anonimo5/28/2010

    ....mai parole furono più vere e somiglianti agli stati che accompagnano...queso mio viaggio
    grazie

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  2. Grazie anonimo, nell'illusione dello svolgersi dello spazio-tempo di questo racconto ho voluto parlare come si parla ad un figlio quando, prima di dormire gli si racconta un favola cosi chè il suo sognare sia più dolce, sia pacifico e porti al naturale Risveglio del cuore.

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