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venerdì 2 ottobre 2009

LA MENTE SI SPECCHIA NELLA NATURA

Quando ci perdiamo a contemplare l'infinità dell'universo nello spazio e nel tempo e meditiamo sui mille e mille secoli passati e futuri, oppure quando il cielo stellato ci discopre alla vista della realtà di innumerevoli mondi e la nostra coscienza è penetrata dall'immensità dell'universo, noi ci sentiamo rimpiccioliti come minuscoli atomi: come individui, come corpi animati e come fenomeni passeggeri della volontà abbiamo la coscienza di svanire e di dissolverci nel nulla come una goccia nell'oceano. Ma al tempo stesso, contro questo fantasma del nostro nulla, contro una impossibilità così menzognera, si eleva in noi la coscienza immediata che tutti questi mondi non esistono che nella nostra rappresentazione, e non sono che modificazioni del soggetto eterno della conoscenza pura; che tale soggetto è proprio quello che noi avvertiamo d'essere non appena dimentichiamo la nostra individualità; e che quindi noi siamo il sostegno necessario e la condizine sine qua non di tutti i mondi e di tutti i tempi.
ARTHUR SCHOPENHAUER