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sabato 26 giugno 2010

LA MENTE,L'ACQUA,L'ARTE,L'ACQUARELLO


L’acqua, parte fluida della terra penetra ovunque e da nulla si lascia fermare. Nel suo passaggio modifica ogni elemento. Ovunque vada porta con sé le informazioni di ciò che incontra nella sua strada.
L’acqua rappresenta quindi l’aspetto ricettivo, passivo poiché non sceglie cosa portare con sé ed in sé cristallizza e contiene la memoria del tempo.
L’acqua in questo suo accogliere in sé e trattenere si erge a ruolo di bacino di conservazione e di mantenimento.
L’acqua è il potenziale terrestre per il mantenimento delle specie che al momento opportuno con il giusto elemento attivatore mette in moto la possibilità della vita di rigenerarsi, ricrearsi in sempre nuove forme di vita.
Ecco che abbiamo fin qui definito alcune caratteristiche che nel tempo sono state definite, qualità femminili. Si tratta della fluidità, capacità trasformativa, ricettività, cristallizzazione, memorizzazione, conservazione, mantenimento, creatività.
Se pensiamo per un momento alla femminilità espressa nella donna, essa incarna alla perfezione le caratteristiche suddette.
Per mezzo del pennello (attivatore) imbevuto di acqua (elemento neutro) raccolgo il colore (la memoria).
L’acqua ha trattenuto la memoria, le particelle di colore e le ha impresse, tramite il pennello nella carta che diviene il prodotto creativo, opera d’arte.
L’acquarello con l’utilizzo tipico dell’elemento acqua segna macchie e linee sfumate, sfuggenti, degradanti nei toni acquosi fino a divenire anche impercettibili quasi invisibili.
Con questa tecnica proprio perché c’è l’acqua, il colore penetra ovunque nella trama della carta espandendo i suoi contorni tanto da dissolverli.
L’acqua penetra ovunque, incontenibile.
Un fluire continuo di passaggi e macchie di colore che non trovano stabilità e fermezza, solo ascolto del respiro e moto fluente!!
Che ne è stato di quell’immagine solida e perfetta della natura che volevo rappresentare!?
Ho dovuto lasciarmi andare, lasciare andare, respirare assieme all’acqua che ho usato per dipingere e permettere alla mia natura femminile, intuitiva, fluida, passiva, capace di ascolto e di accoglienza di manifestare spontaneamente la creatività perdendo un po’ del bisogno di trattenere, cristallizzare, controllare che faceva parte anch’esso di me.
Ecco che in questa fiducia, in questo abbandono alla naturalezza ho trovato pace nell’esprimermi, gioia e leggerezza infinite!
L’opera finale è il risultato della memoria che spontaneamente si è raccolta nel tempo del fare, per mezzo dell’acqua.!
Il corpo è acqua, il corpo è memoria, la vita terrena è memoria, la mente è memoria.
L’arte ci può insegnare a trasformare ogni memoria in atto creativo, a conoscere la mente e pacificarla!

venerdì 4 giugno 2010

L'ALCHIMIA DELL'AMORE



Osservo e mi lascio ispirare dalla natura, da ciò che vedono i miei sensi pur sapendo che non è lì che giace l’essenza e la Verità. 
Eppure l'essenza e la Verità sono ovunque poiché tutto ciò che appare nello spazio della mente è manifestazione dell'Uno e ne è quindi parte integrante. 
Uso i sensi per produrre pensieri che conducono questa mente alla ricerca di ciò che sta alla fonte dei sensi, alla fonte del pensiero, l’essenza del pensiero.
Vado alla ricerca, osservando la natura di come tutto si integra nell’unità delle parti apparentemente separate, differenti.
Il “cielo” cade come pioggia nella terra e per mezzo del calore del sole opera all’interno della madre feconda (la terra), alchimie interne che la fanno germogliare, fruttare.
Parte dei suoi componenti costitutivi subiscono in queste operazioni, trasformazioni tali che l’acqua scesa dal cielo ritorna ad esso in forma più sottile, come vapore, raffinata, purificata delle qualità terrestri, i minerali, per poi ricominciare il suo ciclo.
Così, semplicemente, la natura nel suo moto circolare e continuo, dall’alto in basso, dal basso in alto, si incontra nelle sue parti unendosi, trasformandosi, rigenerandosi incessantemente producendo sempre nuove forme di vita, di conoscenza.
Il cielo e la terra, l’uno come parte attiva, l’atra come componente passiva vengono per così dire attivati, vivificati dal calore: il sole elemento alchemico che permette alla vita di operare le sue funzioni e mantenere la continuità nell’infinito gioco della natura.
Nell’uomo il processo spontaneo , naturale di nascita dei processi, mantenimento e trasformazione non segue percorsi così naturali ed armonici come sarebbe ovvio che accadesse. Il calore prodotto dal cibo per le funzioni vitali non è armonico poiché il cibo non è naturale. La quiete e flusso naturale del pensiero sono alterati da emozioni non armoniche, sofferenti.
Ecco che la mente con il suo corpo soffre e si ammala,.
Per l’essere umano, il quale obiettivo di esistere è capire chi egli è, la natura in sé stesso deve essere ritrovata, riconosciuta ed infine superata.
Lo yoga  tramite l’utilizzo del respiro porta l’energia del cielo dentro la terra (il corpo, la madre). Le posizioni che si assumono durante la respirazione attraggono l’energia veicolata dal respiro nella parte o parti prescelte generando maggior calore di quello che il corpo genera normalmente. Quest’ultimo scioglie le tensioni interne del corpo, dei muscoli, dei tendini, ripercorrendo a ritroso l’origine mentale/emozionale della tensione, portando quiete emozionale e rallentando il flusso dei pensieri. Il respiro che esce è un respiro raffinato, come il vapor acqueo.
 Privo di cristallizzazioni, più in armonia con l’energia del cielo (il Padre), colmato di amore di accettazione.
Una volta che con gli esercizi la mente ha rallentato il suo brusio interiore, che le contrazioni si sono sciolte, il praticante può allora fermarsi e portare la mente verso il proprio interno, verso la ricerca di Sé, della propria origine, del proprio cielo interiore, riconoscendo il padre e la madre in se stesso, amandoli come se stesso, maturando la consapevolezza di essere padre celeste e terreno, madre celeste e terrena, figlio, cioè unità dei 4, cioè Amore.
La preghiera o meditazione nascono dalla volontà di ritrovare quel senso di appartenenza, di calore, di amore che hanno generato le creature.
Lo stato naturale della mente e dell’intera esistenza universale: Amore manifesto.
L’uomo per mezzo dell’Anima si sintonizza con le vibrazioni universali dell’Amore Divino.
Per mezzo della preghiera l’energia Universale dell’Amore colma l’Anima di se stessa, generando calore e sciogliendo le cristallizzazioni generate da emozioni, esperienze nocive nelle quali la mente si è identificata credendo di essere un corpo singolo, differenziato, credendo semplicemente di esistere.
Le cristallizzazioni emozionali sciogliendosi “evaporano” lasciando l’Anima asciutta e luminosa, Beata.
Possiamo vedere ogni emozione umana cioè non Beata, come umido nell’Anima, come pioggia che richiede un processo alchemico per poter generare trasformazione. Tale processo viene, in questo caso generato dalla preghiera, dall’Amore.
L’Amore è come il sole per la natura, è come l’energia pranica nel corpo dello yogi.