COMPLETEZZA – EQUILIBRIO –
MANIFESTAZIONE - COMUNICAZIONE
Estate
2012. Sprazzi di tempo nel non tempo:per sbaglio, digitando velocemente, scrivo
2021 e in un istante tutto cambia, mi ritrovo commossa nella percezione chiara
dell’inconsistenza del tempo dove futuro e presente si rivelano coesistenti e quindi irreali. Ancora
una volta so che il tempo non c’è perché tutto è già qui, nel qui ed ora che di
per sé è già una contraddizione. Non può esistere un qui ed ora, ogni istante
percepito come tempo presente è già trascorso nel momento in cui lo
consapevolizzo. Il qui ed ora è in verità il risveglio della coscienza del non
tempo dove tutto e niente E’, onnicomprensivo, immanente e trascendente insieme
e.. soprattutto, sognato. Subito dopo riappare la percezione temporale e vedo che 2021 sommato nelle sue cifre fa
sempre 5 come per il 2012, stessa qualità, stessa energia, solo 9 anni
(immaginati) più tardi. Il 9 rappresenta, guarda il caso, un ciclo completo
dove ogni rappresentazione vitale raggiunge il suo apice espressivo prima di
ricominciare in un nuovo ciclo passando dal 10, numero della totalità, attimo
di sosta, di pienezza, di completezza che contiene in sé già però le
caratteristiche di un nuovo inizio l’1. Nel 10 si è nell’attimo presente,
nell’Essere, nel non tempo. Universo
integrato,completezza, Consapevolezza, illuminazione…. ed è già anelito al moto
perpetuo, illusorio della mente. Ed è già passaggio all’ordine successivo cioè
discesa nella materia, nella mente.
Questo
ci dice anche che ogni ciclo, ogni interezza, ogni forma di completezza o
perfezione espressiva, che ogni 10 insomma non può essere senza ciò che lo
comprende. Non c’è universo solitario in-comunicante, non c’è illuminazione senza
illusione che la genera e la mantiene.
Ogni
10 è già collegato all’1, nuovo inizio, che lo succede (10= 1+0= 1).
Così
di passaggio in passaggio ritorno all’inizio, al 2012, estate 2012. Nei giorni
caldissimi di quest’annata in Italia, per strada, viaggiando in macchina mi
succede sempre più sovente di vedere cartelli stradali con su scritto il numero
44. E va bene una volta, vanno bene anche due o tre, ma poi la cosa comincia ad
incuriosirmi. Allora indago (per mio diletto)!
Comincio
dal 4 che è innanzitutto è il numero della materia:della madre terra
rappresentata da sempre con un quadrato, della struttura quindi; è il numero
della mente in quanto creatrice e mantenimento della struttura stessa del
pensiero; è il numero del femminile in quanto simbolo dell’energia creativa di
tutte le cose e quindi generatrice e mantenitrice delle forme (strutture), dell’illusione
o, più poeticamente di Maya il grande sogno.
E
questo mi fa sentire serenamente a posto, cosciente di essere tutto questo:
corpo (materia); mente, donna (femminile creativo) madre di ogni illusione;
sogno mai nato e mai morto nell’infinito esistere di Maya la Coscienza
Infinita, la vibrazione e l’energia.
Questo
primo indizio mi ha dato una prima lettura generale di me stessa, essenza
umano-divina e più semplicemente della vita stessa.
Comincio
l’analisi vera e propria dal 40 che evidentemente si presenta come somma di 4
decine.
Come
mettere insieme 4 decine?
Come
darle un senso, un immagine leggibile?
Solo
in una croce: come possiamo vedere dall’immagine di cui sotto, la croce è
costituita da due assi formanti 4 braccia. L’asse verticale è l’essenza e alla
sommità rappresenta il polo dello spirito (principio maschile) e alla base
quello della materia (principio femminile); le braccia laterali sono la rappresentazione
della prima, quindi a loro volta, del bipolo spirito/materia nella
manifestazione- espressione temporale e ne ricreano la bilancia,
l’
equilibrio nel movimento vitale. Per dirla in un altro modo sono l’equilibrio
dell’infinito esistere che si esprime in tutte le modalità possibili immaginabili negli universi della mente.
Quattro
interi, completi, autonomi e allo stesso tempo specchio l’uno dell’altro.
Questa
prima analisi mi si rivela come momento vitale che appare e vive nella mia
mente in un ordine che definisco di completezza
perché c’è unione di Spirito cioè coscienza spirituale con la materia, vale a
dire che la vita spirituale è integrata nella vita terrena. Tutto questo nell’equilibrio degli opposti, cioè
nell’integrazione e armonizzazione dei miei aspetti maschile e femminile.
Quando si parla di maschile e femminile ci si riferisce a molti segmenti della
mente, da quello emozionale, concettuale, famigliare, spirituale, materiale
ecc. (Aspetti che non approfondisco in questa sede perché mi porterebbero
lontano dal discorso e a parlare del 2).
Resta ancora da riconsiderare il 4
nell’economia del numero completo, il 44.
Come si può vedere nell’immagine il rombo o
quadrato ruotato, numerato con il 4, viene riportato in rosa nell’immagine
principale.
Quest’ultimo numero, che come abbiamo già
scritto sintetizza il concetto di struttura, inserito
in questo contesto a contenere cioè la croce intera, rivela che i primi due valori: completezza ed equilibrio, divengono ora manifesti, si concretizzano e si trutturano nel vivere.
E’ tempo di manifestazione.
Il simbolo geometrico del rombo aggiunge al
quadrato un valore dinamico. Mentre il quadrato è la stabilità, fissità nella struttura, il rombo è il dinamismo della stessa. La posizione delle linee del
perimetro indicano infatti una rotazione, un moto.
Il 44 diventa così espressione di un vissuto
o rappresentazione che si esprime nella comunicazione
delle proprie caratteristiche.
Questa rappresentazione, il 44 ha una
valenza sociale, comunicativa, il valore acquisito viene condiviso.
Tutto è mentale, la vita appare tutta nello
spazio/tempo del pensiero, in quale direzione ruotiamo il rombo, in senso
orario o antiorario, verso lo spirito o verso la materia, verso il mondo o
verso il Sé in verità non apporta alcuna differenza poiché cambia soltanto
l’importanza che do alle cose ma in effetti la spirale convoglia sempre tutto
nel suo moto poiché spirito e materia sono indissolubilmente uno. La vita è in
sé stessa perfetta, quello che noi in verità facciamo è puntualizzare un
ipotetico, perché soltanto mentale, percorso di valori personali, individuali.
Puntiamo insomma verso questa o quell’altra espressione in base a quello che ci
è dato riconoscere nel momento, guidati per lo più da necessità inconsce. Ma
Tutto di noi sempre partecipa del moto vitale, dallo spirito alla materia nella
costante infinita creazione dei mondi nascente in noi, unici creatori, e
co-creatori nel mare delle menti creatrici.
I numeri come molti altri simboli sono o
possono essere lo specchio di alcuni segmenti della nostra mente, del nostro
percorso, per poterlo fermare un istante, riconoscere, ringraziare (amare),
superare.
E il gioco continua…